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26.9.07

Un Libro al Giorno Toglie la Noia di Torno

LIBRI LIBRI LIBRI
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I libri non sono mai fuori moda.
Chi li legge si puo' appassionare, soddisfare nel leggerli o arrabbiare perche' finiscono male, perche' li vorrebbe piu' o meno lunghi, romantici, avventurosi, catastrofici o edificanti!
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I libri sono un mondo nel nostro mondo un pensiero nei nostri pensieri, la testimonianza cartacea delle nostre vite.
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Qui siete su internet, ma....
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"Internet" volant
Scripta manent
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Cosa posso fare allora se non consigliarvi di leggere??
Ecco alora i libri che ho letto o che sto leggendo!
Uno ogni tanto con qualche bel link tanto per appassionarvi e quando lo sarete...mi raccomando...staccatevi dal computer e mettetevi a leggere!!
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Incominciamo con un libro particolarmente bello e appassionante:
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Libro veramente stupendo e ricchissimo di collegamenti storici (non solo fantasiosi) al mondo del medioevo e della leggenda.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sul sito piu' completo che ho trovato, dove vi consiglio di andare, troverete veramente di tutto sui libri di Tolkien oltre che sui film da essi liberamente tratti.
Ma se volete leggere e scegliere bene, vi consiglio questo sito di libri dove troverete tutte le edizioni piu' belle con tanto di recensioni molto ben fatte!!

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NAPOLEONE IL GRANDE(personaggi storici)

Napoleone Buonaparte (cognome successivamente francesizzato in Bonaparte), il futuro dominatore d'europa, nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica. E' il secondogenito di Carlo Buonaparte, avvocato di origini toscane e di Letizia Ramolino, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. Suo padre, grazie alle raccomandazioni accordategli da un parente alto prelato, lo spinge ad intraprendere la vita militare. Le condizioni economiche della famiglia Bonaparte non si possono definire rosee, percio' i figli piu' grandi vengono mandati nei collegi e nelle istituzioni statali per non gravare eccessivamente sulle casse famigliari e per fare in modo che acquisiscano una buona posizione sociale. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ E' per questo che il 15 maggio 1779 Napoleone si trasferisce nel collegio militare di Brienne. Vi rimane cinque anni, durante i quali forma il suo carattere ed impara i rudimenti della tattica militare quanto quelli della matematica (sua grande passione) . E' un ragazzo schivo e introverso, maltrattato dai suoi compagni di scuola francesi che lo chiamano 'l'italiano' e lo trattano con disprezzo per il suo basso grado di nobilta'. Nel settembre del 1784, a quindici anni, viene invece ammesso alla scuola militare di Parigi. Grazie ai suoi buoni voti in matematica viene scelto per l'arma dell'artiglieria. Dopo un anno ottiene il grado di sottotenente. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Erano ormai prossimi gli anni della rivoluzione francese. Il popolo oppresso dall'ingiusta politica sociale di Luigi XVI e' sempre piu' vicino alla ribellione che scoppia definitivamente con la convocazione degli stati generali, improvvidamente compiuta dal monarca tra il 1788 e il 1789. La rivoluzione divampa con forza in tutta la Francia che ne viene sconvolta profondamente. Napoleone trova nella rivoluzione la prima valvola di sfogo per la sua ambizione di potere e rivincita sociale. Seguendo l'esempio del suo eroe giovanile Pasquale Paoli cerca di diffondere il seme della sedizione anche nella sua isola. Si getta nella vita politica del posto e combatte (con scarsi risultati) riuscendo comunque ad essere nominato comandante di battaglione nella Guardia Nazionale di Ajaccio nel 1791 (i comandanti erano eletti dalle truppe della guarnigione e dal popolo autorizzato al voto). Per ora le aspirazioni ed i sogni di gloria di Napoleone si fermano qui. Infatti il 30 novembre 1789 l'Assemblea nazionale aveva proclamato la Corsica parte integrante della Francia, ponendo così fine ad un'occupazione militare iniziata nel 1769 e precludendo al giovane Napoleone la via per nuovi onori. Intanto la Francia versa in una crisi politica senza precedenti. Attaccata militarmente dai suoi vicini monarchici (La prima Coalizione: Austria, Russia, Prussia, Savoia etc), versa in grandi difficolta' sia sociali che economiche. Gli eserciti repubblicani subiscono molte sconfitte e si affaccia la politica del terrore. Nel frattempo Napoleone compie le sue prime esperienze militari a Tolone e Marsiglia nelle lotte contro i realisti. E' qui che conducendo le sue batterie di prima linea compie i primi tra quegli atti di eroismo che lo faranno amare dai suoi soldati ed ammirare dai suoi nemici. Dopo gli esaltanti momenti dei suoi primi comandi inizia la strada per la scalata sociale. Tenta di inserirsi nel'alta societa' parigina ed entra nell'orbita del direttorio grazie ad uno dei primi favori che il fato gli concede. Seda infatti (trovandosi per caso nel posto giusto al momento giusto) una rivolta di popolani inferociti, ponendosi al comando di una batteria di cannoni e sbarrandone il passo. Si sceglie anche la donna giusta, Joséphine de Beauharnais che lo aiuta a districarsi nel bel mondo parigino ed a farsi le prime amicizie influenti. Finalmente Napoleone si vede affidare, nel 1796, poco prima del suo matrimonio, il suo primo comando da generale di armata. Parte per la prima Campagna d'Italia nel corso della quale alla sua stoffa di stratega militare si aggiunge quella del vero Capo di Stato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Con il trattato di Campoformio (1797) conclude la sua prima vittoriosa campagna militare, sbaragliando gli eserciti austro-piemontesi e mostrando le sue strabilianti capacita' tattico-strategiche. Per firmare il trattato non aspettera' neppure l'avallo del direttorio, mostrando al mondo la sua ambizione e gettando in questo modo le basi di quello che più tardi diverrà il Regno d'Italia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Diventato troppo famoso e scomodo per il direttorio viene catapultato in quella che forse e' la sua campagna meno vittoriosa ma piu' audace la Campagna d'Egitto. Sbarcato ad Alessandria, sconfigge i mamelucchi ma subisce la terribile sconfitta navale della baia di Abukir che condanna all'esaurimento la sua armata e che lo spinge ad abbandonarla per inseguire i suoi sogni di gloria. Nel frattempo infatti la situazione in Francia era tanto peggiorata da fargli capire che il momento del ritorno era giunto. I suoi nemici politici non erano piu' cosi' forti da potergli impedire alcunche' e le sue conquiste in Italia erano andate tutte perdute. Affidato il comando delle sue truppe al generale Kleber si imbarca per la Francia contravvenendo agli ordini di Parigi. Il 9 ottobre 1799 sbarca a S. Raphael e fra il 9 e il 10 novembre (il cosiddetto 18 Brumaio del calendario rivoluzionario), con un colpo di stato abbatte il Direttorio diventando 'Primo Console' della repubblica ed intraprendendo la via verso l'impero. Riprese in mano le redini dell'esercito vince gli austriaci 'Marengo'.E' la vittoria del destino. Da questo momento assistito dalla sua grande abilita' tattica e dalla fortuna, fondera' tutta la sua grandezza sulla forza militare e sulla genialita' politica. Capo dello Stato e delle Armate, Napoleone, dotato di una capacità di lavoro, d'una intelligenza, e d'una immaginazione creativa straordinaria, riforma in tempo record l'amministrazione e la giustizia. Ancora una volta vittorioso contro la coalizione austriaca, impone la pace agli Inglesi e firma nel 1801 il Concordato con Pio VII che mette la Chiesa francese al servizio del Regime. Poi, dopo aver scoperto e sventato un complotto monarchico, si fa proclamare nel 1804 Imperatore dei Francesi sotto il Nome di Napoleone 1° e, l'anno dopo, anche Re d'Italia. Si crea così intorno a lui una vera e propria " monarchia " con Corti e Nobiltà d'Impero mentre il regime stabilito prosegue, sotto il suo impulso, riforme e modernizzazione : insegnamento, urbanismo, economia, arte, creazione del cosiddetto "Codice napoleonico", che fornisce una base giuridica alla società uscente dalla Rivoluzione. Ma l'Imperatore è presto preso da altre guerre. Fallito un attacco all'Inghilterra nella famosa battaglia di Trafalgar dove morira' il suo piu' inesauribile avversario l'ammiraglio Oratio Nelson, porta a buon fine una serie di campagne contro gli Austro-Russi (Austerlitz, 1805), i Prussiani (Iéna, 1806 ) ed edifica il suo grande Impero dopo il trattato di Tilsit nel 1807. Cosi' come accadra' per i nazisti nel 1940-'45 l'Inghilterra sara' l'unico vero grande ostacolo alla sua egemonia europea. In risposta al blocco marittimo applicato da Londra, Napoleone mette in atto, tra il 1806 ed il 1808, il blocco continentale al fine di isolare quella grande potenza. Il blocco diviene il germe della sconfitta finale, poiche' indebolisce le alleanze di Napoleone con gli altri stati europei ed in primo luogo con la potente Russia zarista. Dinamizza l'industria e l'agricoltura francese ma infastidisce l'economia europea ed obbliga l'Imperatore a sviluppare una politica espansionistica che, dagli Stati Pontifici al Portogallo ed alla Spagna passando dal controllo d'una nuova coalizione dell'Austria (Wagram 1809), lascia le sue armate sfinite. Nel 1810, preoccupato di lasciare una discendenza, Napoleone sposa Maria Louisa d'Austria (futura duchessa di Parma e Guastalla) che gli dà un figlio, Napoleone II. Nel 1812, intuendo l'ostilità dalla parte dello Zar Alessandro I e spinto dal desiderio di fortificare il sistema del blocco continentale, la grande Armata di Napoleone invade la Russia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La Campagnia di Russia e' preparata nei minimi dettagli, tutti gli stati europei, ormai vassalli dell'impero francese, vi partecipano con corpi di spedizione. Piu' di 1 milione di uomini in armi varcano i confini dell'imero incontro alla sconfitta. Un'altra analogia storica si coglie in questa avventura disperata, ricordando ancora una volta la seconda guerra mondiale. Il generale inverno sconfigge nel 1812 come nel 1943 le truppe degli invasori, compensando la pochezza e gli errori tattici dell'esercito russo. Questa sconfitta segna l'inizio della fine dell'impero. Il risveglio dell'Europa Orientale e vedrà Parigi invasa dalle truppe nemiche il 4 marzo 1814 a seguito della sconfitta tattica subita da Napoleone nella battaglia di "Lipsia". Qualche giorno più tardi, Napoleone sarà obbligato ad abdicare in favore di suo figlio poi, il 6 aprile 1814, a rinunciare alla totalità dei suoi poteri. Spodestato dal trono e solo, è costretto all'esilio, ma non e' ancora finito. Dal maggio 1814 al marzo 1815, durante il suo soggiorno forzato all'Isola d'Elba, sovrano dell'isola su cui ripristinerà una pallida imitazione della sua passata corte, Napoleone vedrà Austiaci, Prussiani, Inglesi e Russi dividersi, nel corso del Congresso di Vienna, ciò che fu il suo Grande Impero. Sfuggendo alla sorveglianza Inglese, Napoleone torna nel Marzo 1815 per ripristinare il suo potere e cacciare il pusillanime re dell'ancienne regime ributtato sul trono dagli alleati monarchici. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sostenuto dai Liberali e soprattutto dall'esercito, conoscerà un secondo ma breve Regno conosciuto sotto il nome di "Regno dei Cento Giorni". La nuova e riconquistata gloria non durerà a lungo. Dopo una splendida campagna militare condotta sul suolo francese e dopo aver ripetutamente sconfitto i suoi avversari Napoleone si deve arrendere e questa volta per sempre. Sconfitto dalla tenacia dei soldati inglesi capeggiati da Sir Wellington e da se stesso, per la sua ostinazione a non lanciare in combattimento la sua amata guardia nella battaglia di Waterloo. Napoleone deve percio' abdicare al suo ripristinato ruolo di Imperatore il 22 Giugno1815. Ormai in mano agli inglesi, questi gli assegnano come prigione la lontana isola di Sant'Elena, dove prima di spegnersi il 5 maggio 1821, evocherà spesso con nostalgia la sua isola natale, la Corsica. Il suo rammarico, confidato alle poche persone rimastigli vicine, era quello di aver trascurato la sua terra, troppo occupato in guerre ed imprese. Il 5 maggio 1821, quello che è stato indubbiamente il più grande generale e condottiero dopo Cesare si spegne solo e abbandonato a Longwood, sull'isola di Sant'Elena, sotto la sorveglianza degli inglesi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per approfondire i libri sono meglio di tutto. Andate a vedere su: http://www.icsm.it/libri/modnapo.html Vi consiglio "Le Campagne di Napoleone di David G. Chandler, BUR"

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La Leggenda dell'Olandese Volante

Sebbene l'Olandese Volante non sia in realta' un vascello pirata, la leggenda che e' nata attorno ad esso ci consente di entrare nello spirito avventuroso ed affascinante della pirateria. Cosi' ho deciso di incominciare la nuova collana Superimago sui pirati, collegata al blog: ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ http://superrealityblog.blogspot.com ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ cominciando da questa legenda dalle tinte oscure e misteriose. Percio' per la nuova collana PIRATI ecco a voi La Leggenda Dell'Olandese Volante ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Tra tutte le leggende marinare nessuna e' piu' inquietante ed allo stesso tempo affascinante di quella dell'Olandese Volante. La leggenda si basa su una nave realmente esistita, capitanata da un vero lupo di mare, Hendrik Vanderdecker che nell'anno del Signore 1680 fece vela da Amsterdam diretto a Batavia, nelle Indie Olandesi. Per contratto, avrebbe dovuto riportare in patria un carico di merci per conto della compagnia che possedeva la nave, ma Vanderdecker, non senza malizia, aveva stimato di poter acquistare anche altre mercanzie per suo conto, in modo da rivenderle ed arricchirsi senza dover nulla dividere con la compagnia che gli dava lavoro. La nave, secondo la leggenda, fu investita durante la traversata da un formidabile uragano tropicale, ed il capitano tento' ogni possibile manovra per farla procedere. Contro ogni precauzione, il capitano affronto' la tempesta come se si trattasse di una sua sfida personale, anzi, davanti ai suoi ufficiali, giurò che avrebbe sfidato la sorte e doppiato il Capo di Buona Speranza. Ciò provoco' il terrore tra i marinai, che ammonirono Vanderdecker per un comportamento che andava contro ogni regola, e che metteva in pericolo la vita di tutti e lo supplicarono, nel nome di Dio, di abbandonare i suoi folli propositi ed attendere il placarsi della tempesta. Nulla, pero', pote' fermarlo, e la nave, in preda alla furia del mare, fu presto sopraffatta, si spezzo' in due tronconi e tutti i suoi occupanti perirono tra i marosi. Per punizione, Vanderdecker fu condannato ad espiare la grave responsabilita' della morte di tutto il suo equipaggio governando la sua nave fino al giorno del Giudizio. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La leggenda, come si vede, e' suggestiva e romantica, ma molti testimoni la prendono davvero sul serio, e giurano che non si tratta, tutto sommato, di una pura e semplice storia da focolare. Nell'anno 1835 il comandante e l'equipaggio di una nave inglese avvistarono, durante un fortunale, un vascello che "…si avvicinava attraverso l'infuriare della tempesta, con tutte le vele spiegate". Il comandante ordinò immediatamente di segnalare la loro presenza, poiche' il veliero, a velocità incredibile, si avvicinava alla fiancata, rischiando un rovinoso quanto mortale impatto. Poi, improvvisamente, quando ormai era giunto ad una distanza pericolosamente breve, scomparve nel nulla, lasciando sbigottiti tutti i presenti. Nel 1881, la nave inglese Baccante, un legno di classe mercantile, perse un uomo in mare. Il rapporto ufficiale che fu stilato in merito all'episodio ha dello sconcertante: "Meyers, marinaio, affogato tra i flutti nonostante fosse stato fatto ogni sforzo per porlo in salvo. Caduto in mare dopo aver avvistato un singolare vascello che, sebbene avesse le vele ridotte a brandelli, seguiva la nostra identica rotta fino a portarsi pericolosamente in poppavia." Un altro piu' "recente" avvistamento dell'Olandese Volante avvenne, a quanto si dice, nel marzo del 1939 sulla spiaggia di Glencairn, in Sudafrica. Il giorno dopo, un giornale locale, riporto' la notizia che dozzine di bagnanti avevano osservato la nave e si soffermò sui particolari della visione facendo notare come il vascello avvistato aveva tutte le vele a brandelli e procedeva rapidamente nonostante la completa assenza di venti. Alcuni studiosi, hanno spiegato l'avvistamento collettivo di Glencairn come un miraggio. Ma tuttavia, questa spiegazione non ha suscitato molta convinzione, anche se rientra nel novero delle probabilità, perché sarebbe stato difficile per i bagnanti di Glencairn immaginarsi un veliero del diciassettesimo secolo in maniera così particolareggiata, dal momento che la maggior parte di loro non ne aveva mai visto uno! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ (articolo tratto da http://www.ilcancello.com/mistero_miti_olandese_volante.htm)

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