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21.10.06

SCIPIONE L'AFRICANO (personaggi storici)

Scipione l'Africano e' il grande personaggio storico di questa edizione. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Figlio di Publio Cornelio Scipione, ne prese il nome insieme all'audacia. Fu lui a salvare il padre nella battaglia del Ticino sottraendolo alla morte per mano dei cartaginesi. Era il 218 a.C. allora aveva solo 17 anni. visse la sua gioventu' sempre in guerra, al seguito del padre e dei fratelli. La seconda guerra punica, cominciata a causa dell'assedio di Sagunto perpetrato come provocazione da Annibale, sara' anche il teatro delle sue imprese piu' memorabili. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 215 a.C. ritroviamo i fratelli Scipione sul fronte spagnolo mentre il protagonista della nstra breve biografia era stato lasciato a Roma a causa della sua giovane eta'. Lo scopo della spedizione romana in Spagna era arginare i tentativi di invasione cartaginesi e privare Annibale dei rinforzi. La Spagna era per i fratelli Barca la base strategica della campagna europea, lì avevano fondato la loro città, Carthago Nova, nelle intenzioni e nel nome una seconda Cartagine, capitale del futuro regno punico nel continente. Del fronte spagnolo si occupavano Asdrubale e Magone, i fratelli di Annibale. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ I fratelli Scipione avevano passato l'Ebro ed erano vicini a Sagunto. Presso Dertosa, assediata dai romani, si svolse la prima battaglia con i cartaginesi. Vinsero gli Scipioni. La vittoria permise di rallentare le mire espansionistiche cartaginesi e a far cambiare orientamento politico alle tribù iberiche locali, oltre a provocare una prima ondata di ottimismo in patria, a Roma. Publio Cornelio assistette da spettatore a questi avvenimenti ma nel frattempo si faceva largo nella societa' romana divenendo prima edile per poi essere investito dell'imperium proconsulare. Questa investitura pero' avvenne in coincidenza con un avvenimento nefasto. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 211 a.C. l'esercito cartaginese era riuscito a riorgnizzarsi sotto il comando del generale Asdrubale. Egli riuscì a dividere gli eserciti dei due fratelli Scipione per poi affrontarli separatamente. I romani furono nettamente sconfitti, gli stessi Scipioni morirono, e quel che restava dell'esercito romano si dovette ritirare nuovamente oltre l'Ebro, dove mantenne, pur nelle difficoltà, le posizioni. Fu proprio in questo momento critico che Publio Cornelio fece il suo ingresso nella storia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Era un personaggio carismatico, le fonti dicono che fosse affabile nei modi, sicuro di sé e della sua futura gloria e che avesse un profondo sentimento religioso (nelle sue scelte si affidava al responso dei sogni e degli dei). Tra la popolazione godeva di gran favore, grazie anche all'episodio che lo vide salvare la vita al padre nella battaglia del Ticino. Nel 211 a.C. il senato romano mandò sul fronte spagnolo il pretore Claudio Nerone, ma la sua tattica "del temporeggiatore" ancora una volta non venne gradita sia dai senatori che dal popolo. A questo punto si acclamava a gran voce di sostituirlo con Scipione. Pur essendo solo venticinquenne e non avendo ancora titoli, il Senato lo nominò proconsole e lo mandò sul fronte spagnolo con due legioni da aggiungere a quelle che già vi si trovavano. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'arrivo di Scipione in Spagna, nel 210 a.C. , risollevò il morale alle truppe, anche perché il generale riorganizzò l'esercito eliminando di fatto un certo lassismo e una certa disorganizzazione che si era impossessata delle legioni. La prima impresa di Scipione fu quanto mai eclatante. Preso atto che le legioni cartaginesi erano sparpagliate su tutto il territorio iberico, decise di puntare direttamente su Carthago Nova. La città sorgeva su un promontorio, da un lato era difesa da mura, dall'altro un'impervia scogliera rendeva difficile lo sbarco via mare. Scipione disponeva, oltre alle legioni, di un contingente di navi. In un primo momento l'esercito romano ingaggiò battaglia presso le mura in modo da attirare l'attenzione della guardia verso terra. Sfruttando la bassa marea, dal mare le navi sbarcarono 500 legionari muniti di scale, che ebbero gioco facile nel risalire la scogliera e penetrare in città. La sorpresa fece crollare le difese nemiche, ormai circondate. Ciò accadde nel 209 a.C. Il crollo di Carthago Nova fu un durissimo colpo per i cartaginesi. Persa la possibilità di stabilire una base in Sicilia, perdevano improvvisamente la sede storica della loro invasione. Grosse quantità di provviste e di armi passarono al nemico, nonché un certo numero di ostaggi. Scipione dimostrò tutta la sua abilità politica e la sua nobiltà di carattere quando si trattò di restituire alcuni ostaggi iberici, di fronte alle offerte di riscatto, egli restituì gli iberi senza chiedere in cambio nulla. Tutto ciò, unita alla presa di Carthago Nova, portò i favori della popolazione spagnola verso Roma. Si giunse quindi ad un'ennesimo scontro, la battaglia del Metauro. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Asdrubale, nel 207 a.C. , decise di puntare verso l'Italia per congiungersi al fratello, seguendo la stessa via da lui percorsa nel 218 a.C. Il corpo di spedizione era forte di 20.000 uomini, ma contava di trovare altri soldati strada facendo, soprattutto tra le popolazioni Galliche della costa. Malgrado la presa di Carthago Nova, Scipione venne meno così al suo compito, che era quello di impedire al fratello di Annibale di lasciare la Spagna. A Roma si corse ai ripari. Vennero eletti consoli Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore. Livio presidiò con il suo esercito il nord, mentre Claudio Nerone ebbe il compito di tenere a bada Annibale che si trovava come sempre più a sud, in Apulia. Per informare il fratello dei suoi piani, Asdrubale aveva mandato alcuni corrieri. Disgraziatamente questi caddero nelle mani di Claudio Nerone che venne così a conoscenza dei piani di ricongiungimento. Claudio prese una decisione improvvisa e coraggiosa. Lasciati sul posto alcuni soldati a sorveglianza di Annibale, nottetempo partì con tutto il suo esercitò verso nord, con l'intenzione di riunirsi alle legioni di Livio. Ora Roma poteva disporre di un esercito riunito di 40.000 uomini. Quando Asdrubale si accorse delle forze preponderanti romane, cercò di aggirarle, ma alla fine dovette affrontare la battaglia presso il fiume Metauro, nel 207 a.C. La battaglia fu un trionfo romano, la spedizione cartaginese venne annientata, lo stesso Asdrubale perse la vita in battaglia e i romani tagliarono la testa al cadavere gettandola davanti all'accampamento di Annibale. Nel 207 a.C. Scipione attaccò l'esercito cartaginese a Silpia, presso il fiume Baetis. In Spagna, per i punici, erano rimasti Magone e un altro Asdrubale, figlio di Giscone. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sebbene Cartagine avesse mandato rinforzi, la vittoria fu ancora una volta dei romani. Questo era stato il colpo finale per i cartaginesi. La Spagna stava ormai cadendo nelle mani delle legioni romane di Scipione. Magone con le truppe superstiti si ritirò a Cadice, e fece poi un tentativo di riconquistare Carthago Nova, ma fallì. Quando ritornò a Cadice, la città si era già consegnata pacificamente ai romani. Magone non poté altro che tornare a Cartagine. Fu la fine del dominio cartaginese in Spagna, nel 206 a.C. la penisola era definitivamente liberata. Il vittorioso Publio Scipione ritornò in patria da trionfatore. Nel 205 a.C. si candidò per la carica di Console e fu eletto all'unanimità. Inutile dire che il popolo era tutto dalla sua parte. L'altro console fu Publio Licinio Crasso, ovviamente oscurato dalla fama del giovane generale. A questo punto Scipione propose al Senato l'idea di sbarcare in Africa per sconfiggere il nemico sul suo stesso suolo. Il Senato, guidato dal prudente Fabio Massimo, in un primo momento si oppose, infine decise di accontentare Scipione. Vennero reclutati volontari dall'Etruria e costruite 30 navi, mentre Scipione ottenne la Sicilia come provincia, col permesso di reclutare altre legioni sul posto e di recarsi in Africa quando più lo ritenesse opportuno. Nel frattempo Magone sbarcò in Liguria dalle Baleari, nel tentativo di ricongiungersi al fratello. Conquistò Genua (Genova) e tentò di portare dalla sua parte la popolazione ligure, ma la lezione del Metauro aveva impaurito i Galli. Senza l'aiuto dei liguri, Magone non poté far altro che ritirarsi (203 a.C.). Egli stesso gravemente ferito, morì probabilmente durante il viaggio di ritorno in patria. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nella primavera del 204 a.C. Scipione partì da Lilibeo verso le coste africane. Portava con sé 50 navi e un esercito di 25.000 uomini. Lo sbarco avvenne presso Utica, senza incontrare alcuna resistenza. I romani allestirono il campo presso la città. La minaccia per Cartagine era più che mai seria. La guerra aveva cambiato corso: fino ad allora assedianti, i punici erano diventati gli assediati. Scipione tentò subito di assediare Utica, ma dovette desistere. In Africa i cartaginesi godevano dell'appoggio di Siface, re della Numidia occidentale, il quale, assieme ad Adsdrubale di Giscone, tenne facilmente a bada, in un primo momento, le mire di conquista di Scipione. Tuttavia, il generale romano poté contare sull'appoggio di Massinissa, re della Numidia orientale e nemico di Siface. Giunti a un punto di stallo, in cui entrambi gli eserciti non si sentivano superiori all'altro, venne proposta la pace, con il ritorno allo stato "quo ante bellum", ovvero allo stato di cose precedente al conflitto. Scipione, malgrado non fosse dell'idea, acconsentì, un po' per prendere tempo, e un po' per raccogliere informazioni utili sullo stato delle forze avversarie. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Quando si sentì pronto, Scipione rifiutò l'armistizio, e mandò a dire a Siface che, seppur personalmente contrario al conflitto, non lo era il suo consiglio di guerra. La stessa notte mandò Massinissa e il suo generale Caio Lelio ad incendiare i campi numidi. Nel frattempo Scipione si schierava nei pressi del campo cartaginese. Il panico causato dagli incendi procurò gravissime perdite agli eserciti nemici: i romani attendevano alle spalle i fuggitivi per colpirli durante la ritirata. Il tranello disorientò gli eserciti africani. Rinforzate in tutta fretta con mercenari celtiberi, le forze di Siface e Asdrubale si presentarono alla battaglia presso i Campi Magni. I romani ebbero la meglio. Siface fuggì verso il suo regno, Asdrubale di Giscone riparò a Cartagine. Massinissa seguì Siface e lo fece prigioniero, diventando così l'unico re della Numidia. Ai cartaginesi, perso l'appoggio numida, non restò che chiedere l'armistizio. Era l'autunno del 203 a.C. Le condizioni dettate da Roma furono le seguenti: Cartagine perdeva tutti i possedimenti fuori dall'Africa, doveva pagare un grosso tributo di guerra e consegnare quasi tutte le navi da guerra. La Numidia venne riconosciuta come stato indipendente con re Massinissa. Una delegazione cartaginese consegnò il trattato a Roma, dove venne approvato dal Senato e da una assemblea popolare. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nonostante la tremenda sconfitta i cartaginesi non si erano affatto arresi all'idea della supremazia romana sui loro comerci e sulle loro vite. Il ritorno del loro condottiero piu grande, Annibale, vivifico' i loro sforzi per continuare la guerra e rese l'armistizio un'inutile foglio di carta. Per contrastare questo nuovo stato di cose Scipione, organizzato un esercito forte di 40000 uomini si diresse alla volta dell'africa deciso ad incontrare sul campo di battaglia il piu' grande nemico di Roma, Annibale, per lo scontro decisivo. La sera prima della battaglia Annibale volle incontrare il suo avversario, da soli su di una collinetta i due condottieri parlarono brevemente. Fu uno di quei tanti casi in cui la storia fa incontrare faccia a faccia uomini strordinari. L'indomani ebbe inizio la battaglia di Zama. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'assalto degli elefanti cartaginesi e' il primo atto dello scontro, ma non porta i frutti sperati da Annibale. Infatti il rumore delle trombe romane spaventa a morte i poveri animali che fuggono verso lo schieramento cartaginese scompaginandolo, mentre i pochi pachidermi che riescono a proseguire l'attacco vengono convogliati nei corridoi lasciati aperti nello schieramento romano e fatti a pezzi. a quel punto e' Massinissa ad attaccare le fila cartaginesi con la sua cavalleria Numide. L'attacco isola l'ala sinistra di Annibale ed il contemporaneo avanzare della fanteria rende impossibile la resistenza per le prime due linee di fanti dell'esercito cartaginese. La disfatta di Annibale e' vicina, egli cerca comunque di resistere alla tremenda pressione dell'esercito romano, affidandosi ai suoi veterani. A questo punto Scipione, resosi conto della stanchezza dei suoi soldati ed in attes del ritorno della sua cavalleria dispersa nel primo attacco, ordina la ritirata. I cartaginesi imbaldanziti caricano il nemico senza piu' badare alla retroguardia che viene prontamente investita dalle cavallerie numida e romana. La strage e' totale, piu' di 20000 cartaginesi giacciono a terra uccisi. Annibale fugge con pochi dei suoi per poi togliersi la vita, distrutto dal rimorso di non aver compiuto la promessa fatta al padre di distruggere l'odiata Roma. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Scipione, ormai diventato l'Africano, celebra il suo trionfo imponendo una pace giusta a Cartagine, che verra' comunque distrutta nella terza guerra punica. I due grandi condottieri; Scipione e Annibale, pur trovandosi su campi opposti e con fortune opposte erano accomunati dallo stesso desiderio: la grandezza della loro patria. Lo sfortunato Annibale e il glorioso Scipione Africano hanno pero' ottenuto entrambi un risultato cui ogni uomo aspira, la memoria dei posteri ed un posto nella storia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per approfondire i libri sono meglio di tutto. Andate a vedere su: http://www.icsm.it/libri/anticaroma.html Vi consiglio "Scipione l'Africano di Giuseppe Antonelli, Newton & Compton"

1 Comments:

At 1:06 PM, Anonymous Anonimo said...

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