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26.11.06

Barbanera: Il Terrore dei Sette Mari"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Edward Drummond, nato in inghilterra nel 1680, era destinato a diventare uno dei piu' grandi pirati della storia della marineria. Diventato corsaro durante la guerra di successione spagnola, era cosi' innamorato del suo lavoro di filibustiere da decidere di non smettere di predare nemmeno alla fine della guerra! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Diventato un fuorilegge, prese a depredare qualunque nave incontrasse sulla sua rotta, comprese quelle dei suoi compatrioti, attirandosi cosi' addosso le ire dela flotta di sua maesta' britannica. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Operando sotto lo pseudonimo di "Edward Teach", uccise, razzio', depredo' e terrorizzo' per anni la costa est del nord america (approfittando a volte anche di qualche suo collega ingenuo, si ricordi Stede Bonnet). Il suo soprannome "BarbaNera" era dovuto alla barba che si lasciava crescere incolta sul viso e che lo faceva sembrare in battaglia un "diavolo nero uscito dagli abissi dell'inferno". ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua vita avventurosa costellata da grandi imprese e omicidi efferati, ebbe termine in una battaglia! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fermatosi in una rada isolata per effettuare riparazioni alle sue navi, fu sorpreso con soli diciannove uomini da due vascelli inglesi con piu' di 60 uomini di equipaggio! Il comandante inglese Robert Maynard, lo sfido' a duello dopo che Barbanera aveva abbordato la sua nave e costretto alla fuga il secondo vascello inglese. Il duello stava per volgere a favore del pirata, infatti aveva disarmato il suo avversario, ma il numero degli inglesi era troppo superiore a quello dei pirati e questo fece in modo che barbanera venisse circondato e ucciso. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua carriera di pirata fu comunque esemplare! Egli fu inoltre uno dei pochi pirati famosi (escluso Morgan che divenne Governatore di Jamaica) a non morire sulla forca ma in battaglia! Salvo' cosi' l'onore e anche nella sua ultima lotta dimostro' le sue fantastiche doti di combattente, diventando cosi' un simbolo per tutti i pirati dei Caraibi! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

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Blackbeard: "The Strongest Pirate of the Seven Seas"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Born Edward Drummond in England in 1680, the pirate known as "Blackbeard" learned his trade as an English privateer during the War of Spanish Succession. When that war ended in 1714 he drifted into outright piracy, operating up and down the North American East Coast, attacking English shipping and anything else that came within his grasp. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Blackbeard operated under the pseudonym of "Edward Teach." His nickname came from the beard that he let grow to cover almost his entire face. In combat, he stuck burning slowmatch (a slow-burning fuse used to fire cannon) under his hat; with his face wreathed in smoke and flame, he was said to resemble a fiend from hell. Legends about Blackbeard's ferocity abound. Once, while he and his navigator were peacefully drinking in Blackbeard's cabin, the pirate pulled out a pistol and shot the man in the knee without warning. When asked why he had crippled the navigator, Teach replied that if he did not now and again kill one of them, his crew would forget who he was. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Blackbeard met his end in the fall of 1718 in the narrow channels of Ocracoke Inlet, where he had stopped to refit his vessel. There he and nineteen men were discovered by a superior English force of two sloops carrying 60 men. Blackbeard and his men fought fiercely despite the odds. His first broadside blasted one sloop right out of the battle, and his second almost cleared the deck of the remaining sloop. Blackbeard then rammed the second sloop and led his men to the attack, where he found himself facing Lieutenant Robert Maynard, the commander of the vessel. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maynard and Blackbeard both had pistols, which they fired at nearly point-blank range. Blackbeard's shot missed the Lieutenant, while Maynard's hit Blackbeard in the body. But Blackbeard didn't fall. Instead he took a swing at Maynard with his cutlass, shattering the astonished Englishman's sword with one mighty blow. But before Blackbeard could finish the helpless Maynard, another British sailor attacked him from the side, slashing his throat so badly that blood gushed everywhere. Still Blackbeard fought on, but soon he was surrounded by English sailors, and they hacked and cut at him until he finally toppled over, dead. Seeing their leader fall, the remaining pirates also surrendered. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ The short battle had been remarkably bloody and savage. Of the nineteen pirates, ten were dead and the surviving nine were all wounded. Of Maynard's crew of 35, ten were killed and 24 wounded. Maynard examined Blackbeard's body and found that he had taken five bullet wounds and twenty cutlass blows before finally succumbing to death. He was without any doubt the greatest pirate of the seven seas !!

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25.11.06

GIOVANNA D'ARCO pulzella d'Orlean (1412 - 1431)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Analfabeta, figlia di contadini, a tredici anni si persuase di essere stata scelta da Dio per salvare la Francia piagata dalla guerra dei Cent'anni. Esempio di donna che costrui' la storia senza subirla. Per la colana "Grandi Donne di Superimago" Giovanna D'arco, la pulzella d'Orléans ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La vita e l'attività di Giovanna D'Arco (1412 - 1431) sono racchiuse nell'ultima fase della guerra che vide opposte la Francia e l'Inghilterra (convenzionalmente considerata la guerra dei Cento Anni), le cui cause furono fondamentalmente dinastiche. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La storiografia ha dato enorme rilievo a questa guerra che si intreccia con episodi storici che caratterizzano "la crisi del Trecento" destinata a perpetuarsi nel secolo successivo: la diffusione della peste nera (1348), la guerriglia contadina in Francia (jacquerie), il millenarismo - apocalittico rivoluzionario dei contadini inglesi, sostenuti dal predicatore John Ball, la lotta tra armagnacchi e borgognoni, la cattività avignonese (1308 - 1378) e lo Scisma d'Occidente (1378 - 1417). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Giovanna D'Arco nacque nel villaggio di Domrémy, oggi Domremy la Pucelle nei Vosgi,(riva sinistra della Mosa) che faceva parte della contea di Bar. Nel mondo frazionato di allora anche un piccolo villaggio come Domrémy era diviso in due: metà apparteneva al duca Renato D'Angiò e metà al re francese. Borgognoni erano gli abitanti del vicino paese di Maxey, mentre dall'altra parte del fiume abitavano i "fideles" del duca di Lorena, vassallo dell'imperatore romano germanico. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Come per gli altri villaggi francesi, Domrémy era preda delle scorrerie e delle devastazioni di truppe mercenarie che saccheggiavano i raccolti dei contadini. Tutto contribuiva a rendere precaria la vita di quel tempo, compresi i frequenti tradimenti di masnadieri come quello di Robert de Laarbrück, che nel 1424 passava dalla parte dei Borgognoni (alleati degli Inglesi), seminando il terrore nella regione della Lorena. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Quando nel 1422 morirono Enrico V e Carlo VI, le sorti della guerra avevano diviso la Francia in tre blocchi (le tre France). Il Nord e l' Ovest del paese erano in mano inglese e governati dal reggente duca di Bedford, zio del piccolo Enrico VI. Ad Est il ducato di Borgogna governato da Filippo "il Buono", alleato degli Inglesi. A Sud della Loira il dominio del delfino Carlo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Giovanna D'Arco aveva l'età di dieci anni e la sua vita si snodava nelle forme usuali delle ragazze di campagna di quel tempo: i lavori casalinghi (filare, cucire) si alternavano a quelli più impegnativi, come sorvegliare il gregge e custodire la mandria comunale. All'educazione religiosa provvide la madre Isabella, la quale, con molto fervore, riuscì, attraverso anche "esempi" edificanti, come il racconto delle storie di S. Margherita di Antiochia e S. Caterina di Alessandria (tra le sante più venerate a quell'epoca), a legare nell'animo di Giovanna il sentimento religioso con i valori civili. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La ragazza, dimostrando un precoce interesse verso gli eventi politici di allora, li leggeva in chiave religiosa, come espressione dell'eterna lotta tra bene e male: il re, sottoposto come Cristo ad un ingiusto calvario, gli Inglesi e i loro alleati borgognoni con le sembianze del diavolo. Verso il 1425, Giovanna cominciò ad avere "visioni", ed udire delle voci da lei attribuite a S. Margherita, a S. Caterina e all'arcangelo Michele, il cui santuario di Mont Saint Michel, tra Bretagna e Normandia era un territorio fedele al delfino in piena regione controllata dagli Inglesi, e appariva il grande protettore del regno di Francia, avversario del guerriero celeste S. Giorgio, patrono dell'Inghilterra. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le voci che parlavano a Giovanna insistevano sulla necessità di adempiere la volontà di Dio, che imponeva la liberazione del suolo di Francia dalla presenza degli invasori . Forte di questa ispirazione, Giovanna nel 1429 arrivò alla fortezza di Vaucouleurs, situata sulla Mosa a pochi chilometri più a Nord di Domrémy. Riuscì a suggestionare il comandante della fortezza, il capitano di Robert de Bandicourt, annunciando la sua missione divina: salvare la Francia dagli invasori inglesi ed incoronare il delfino. Fu assegnata una piccola scorta in compagnia della quale Giovanna doveva raggiungere, percorrendo all'incirca cento chilometri a cavallo, Chinon, sulla riva sinistra della Loira, dove risiedeva il delfino. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il 29 febbraio incontrò a Chinon Carlo VII, il quale, malgrado fosse turbato dalla personalità di Giovanna, incerto e sospettoso, la sottopose all'esame dei teologi dell'università di Poitiers. Questi ultimi si convinsero che la risolutezza di Giovanna, era un segno del favore divino a lei concesso. Da allora Giovanna D'Arco sarebbe stata chiamata dai suoi seguaci "Pucelle" (la Pulzella, la Vergine). La volontà di Dio parve concretizzarsi nell'assedio di Orléans, città sulla destra della Loira che gli inglesi avevano assediato. La Pulzella fece il suo ingresso avanzando su un grande cavallo bianco, chiusa in una risplendente armatura, seguita dal Bastardo d'Orléans (figlio illegittimo del fratello di Carlo VI, Luigi d'Orléans) e da un leggendario capo militare, il guascone Etienne de Vignolles. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Guidò con grande energia l'attacco contro le fortezze che gli Inglesi avevano eretto a guardia della città. Orléans fu liberata, le fortezze nemiche smantellate, gli Inglesi costretti a ripiegare. A questa prima vittoria se ne aggiunse un'altra il 17 luglio a Reims Carlo VII ricevette l'unzione della consacrazione, garanzia e specchio della sua legittimità. Giovanna potè così cessare di chiamarlo Delfino: "Re gentile, ecco ora attuato il desiderio che voleva che io facessi togliere l'assedio a Orléans e che vi conducessi a ricevere, in questa città di Reims, la vostra santa consacrazione, a dimostrazione che voi siete vero re, quello cui deve appartenere il reame di Francia". (Citato in Duby "Storia della Francia" -Bompiani). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sul finire del maggio del 1430, impegnata in operazioni belliche presso Compiegne, dove si resisteva al duca di Borgogna, fu catturata dal Bastardo di Wandomme, luogotenente di Jean de Luxembourg, che era vassallo fedele del duca di Borbogna. Carlo VII non fece nulla per liberarla e così la Pulzella, abbandonata, fu trasferita per sei mesi in diverse prigioni, prima di essere venduta agli Inglesi e processata come eretica a Rouen da giudici, inquisitori legati al partito anglo - borgognone, con lo scopo di colpire irrimediabilmente la credibilità e la rispettabilità di Carlo VII. Gli sforzi compiuti dagli avversari per dimostrare, mediante le procedure dell'Inquisizione, che Giovanna era una strega che si serviva di poteri diabolici, testimoniano della profonda incidenza della sua missione. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fu condotta al rogo mercoledì 30 maggio 1430 sulla piazza del Vieux Marché e le fu concesso di avere vicino fino agli ultimi istanti una croce astiale. Avvolta dalle fiamme, gridò più volte ad altissima voce il nome di Gesù. La leggenda vuole che il cuore, non intaccato dalle fiamme, sia stato gettato nella Senna assieme alle ceneri delle ossa, per impedire ai ricercatori di reliquie di impadronirsene. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Simbolo dell'amore patriottico e dell'unità della Francia, Giovanna d'Arco ha ispirato scrittori come Shakespeare, Schiller e Shaw e musicisti come Verdi, Listz, Cajkovskij. Giovanna d'Arco fu canonizzata nel 1920. Si merita la fama e la gloria della storia per essere riuscita con la forza della sua grandissima fede a dare il via alla nascita della prima grande nazione moderna dell'europa continentale. Giovanna non subi' ma modelo' la storia con la sua volonta' e tenacia, diventado cosi' una delle piu' grandi donne di tutti i tempi.

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18.11.06

Bartholomew Portuguese

Bartolomew Portuguese, figura mitica quanto sfuggente, fu un pirata molto famoso e temuto! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Bucaniere alla Tortuga, faceva parte della fratellanza della costa. La sua piu' grande impresa coincise con la sua scomparsa dai mari dei caraibi! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua grande impresa fu tanto strabiliante quanto sfortunata! Incrociando a sud di Cuba si imbatte in un galeone carico d'oro. Riesce con la sua ciurma di filibustieri ad impadronirsene, in quel momento e' un uomo ricchissimo ma, la sua felicita' durera' molto poco. Intercettato da tre galeoni, combatte per difendere la preda ed aver salva la vita. E' un pirata e se verra' catturato sara' di certo impiccato! La sua lotta pero' e' vana, gli spagnoli riescono ad impadronirsi della sua nave e lo fanno prigioniero! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Imprigionato, riesce pero' a fuggire dalla forca. Il suo spirito indomito ha la meglio sui suoi carcerieri ma, dal momento della sua fuga non si sapra' piu' nulla di lui. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

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14.11.06

Stede Bonnet: (English Version)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Famous in history as "the gentleman pirate," Stede Bonnet might more accurately be called, "the dumb pirate," or "the inept pirate," or "the cowardly pirate." Stede Bonnet is primarily remembered for two things: first, for being a snappy dresser, and second, for having no sense whatsoever. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Bonnet lived on the island of Barbados, where he owned a large estate. In 1717 the wealthy young man purchased a 10-gun sloop, named her Revenge, and sailed off to be a pirate. No one is sure exactly why he did this -- the best guess is that he turned to piracy to get away from his shrewish wife. Once at sea Bonnet made his way up the coast of North America. His relations with his crew quickly deteriorated as they discovered that he had no knowledge of the sea at all. In March of 1718 the Revenge fell in with the Queen Anne's Revenge, commanded by the pirate Blackbeard. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ It didn't take Blackbeard long to determine the true measure of his compatriot, and he politely insisted that Bonnet remain aboard his own ship as a "valued guest," assigning one of his own lieutenants to command Bonnet's vessel in his absence. Blackbeard was so polite and deferential that it took Bonnet quite some time to realize he had been deposed. After cruising up and down the coast for a while, things began to get a little hot for the pirates, and both decided to accept a pirate amnesty being offered by the British. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Back in command of his own ship, the "reformed" Bonnet then headed out to sea, where within a few short weeks he was once again attacking British shipping. Eventually two British Navy sloops caught up with him in Cape Fear River. After a nasty river battle Bonnet and his crew were captured and taken in chains to Charles Town. There, after a failed escape attempt, Bonnet stood trial and was sentenced to death. Bonnet did not go to his doom with dignity. When he learned of his sentence, Bonnet said to the judge, "Cut off my arms and cut off my legs so that I may sit and read from the scriptures and, please sir, I will for ever sing praises to our Lord. But, whatever you do, please don't hang me!" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ The ladies present at court were much moved by the handsome young man's pleas -- the judge wasn't. Bonnet was hanged on December 10, 1718. Bonnet's body was buried secretly in the marshes outside of town. Local legend says that Bonnet requested that his bones be hidden because he feared that his wife would seek vengeance on his body after his death.

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Stede Bonnet: "Il Pirata Inetto"

Famoso nella storia come "il pirata gentiluomo" Stede Bonnet dovrebbe essere piu' giustamente ricordato come "il pirata inetto"!! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua attivita' di pirata fu costellata da continue figuraccie ed umiliazioni. Il motivo stesso percui si convinse ad intraprendere questo tipo di attivita' non e' certo molto edificante. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Bonnet era un ricco proprietario terriero dell'isola di Barbados, decise a un certo punto di acquistare un veliero con 10 cannoni e di intraprendere la vita del pirata, tutto per sfuggire alle ire di sua moglie (presumibilmente una donna estremamente cattiva...). si diresse subito verso le coste del'america del nord con la sua nave "Revenge" (Vendetta), ma da subito le cose divennero difficili per lui. La sua inettitudine gli alieno' le simpatie dell'equipaggio e quando lo stavano per deporre si aggiunse al danno la beffa! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Incontro' casualmente la nave del pirata Barbanera il quale, lusingando il suo inetto collega, lo convinse a cedere il comando della sua nave ad uno dei suoi luogotenenti. In pratica Bonnet fu privato della sua nave senza che Barbanera dovesse sparare un solo colpo per impossessarsene! Dopo questa figuraccia il buon nome di Bonnet era ormai compromesso. Nonostante tutto, poiche' Barbanera aveva accettato di smettere la sua attivita' piratesca accettando un'amnistia concessa dagli inglesi, Bonnet rientro' in posesso della sua nave. Ci mise pero' pochissimo a cacciarsi di nuovo nei guai! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Attaccando le navi inglesi, attiro' su di se tutta la flotta britannica e, dopo una battaglia presso Cape Fear, fu prontamente catturato, processato e condannato a morte per impiccagione! Falliti diversi tentativi di fuga, arrivo' al gorno dell'esecuzione con ancor meno dignita' di quella che aveva mostrato nei suoi ultimi anni. Supplico' il giudice tentando di convincerlo a tagliargli mani e piedi piuttosto che dargli la morte per impiccagione!! Il suo appello pero' commosse le donne presenti ma non il giudice, che fece prontamente eseguire la sentenza il 10 dicembre 1718 a Charles Town! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le sue spoglie furono infine seppellite di nascosto nei dintorni dla citta'. Si dice infatti che questo fosse stato il suo ultimo desiderio. Non voleva che fossero ritrovate dalla sua cattivissima moglie!!!! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

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Un Libro al Giorno Toglie la Noia di Torno (II puntata)

Libri Libri Libri
Non ci fermiamo di sicuro nella campagna di rilancio della lettura su internet
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Oggi vi propongo una seie di libri in tema con i miei posts
e le mirabolanti avventure di Sandokan e dei suoi pirati
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Scoprirete le loro vicende e vi innamorerete di quel mondo fantastico, in cui tutte le avventure portano impresso il marchio della fantasia!
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Cosa sia reale e cosa no sta' solo a voi deciderlo!
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Buona lettura!!

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13.11.06

CLEOPATRA (I secolo a.c.)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Cleopatra VII nasce nel 69 a.C. ad Alessandria da uno dei due matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso (80-51 a.C.) detto "Aulete" (il "flautista"), amante del vino e della musica. Si narra che Cleopatra fosse una donna non molto bella, simpatica, intelligente. Ma sopra ogni cosa era astuta, determinata e spietata. Tutte qualità ideali per governare un regno come quello d'Egitto. Quando nel 51 a.C. il padre muore, Cleopatra a 18 anni si trova a sedere sul trono d'Egitto col fratello Tolomeo XIII di soli 10 anni. Roma, che gia' aveva mire sul regno d'Egitto, nomina Pompeo tutore del piccolo faraone. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Tra i due fratelli vi è un odio profondo che sfocia, per il volere del potentissimo eunuco Potino, nell'allontanamento da palazzo di Cleopatra che decide di rifugiarsi in Siria ed inizia ad organizzare un proprio esercito. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ E' lo stesso periodo storico in cui si svolgono le vicende della guerra civile tra Giulio Cesare e Pompeo. I due si inseguono fino in Egitto dove Pompeo, che pensava di potersi riorganizzare in terra d'egitto protetto da Tolomeo XIII, viene assassinato. Forse questo atto scellerato era stato ordinato dal faraone per ingraziarsi Giulio Cesare, ormai nuovo padrone di Roma. Questa azione ebbe comunque effetti esattamente opposti a quelli sperati da Tolomeo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Infatti Cesare, stabilitosi nel palazzo di Alessandria, convocò Tolomeo XIII e Cleopatra per porre fine ai conflitti dinastici che martoriavano il regno d'Egitto. Cleopatra, per paura di essere uccisa dagli uomini di suo fratello, arrivò a Palazzo a bordo di un brigantino condotto da un suo servo fidato, Apollonio Siciliano, attraccò proprio sotto le mura e si introdusse avvolta in un tappeto portato da Apollodoro sulle spalle. Giunto all'appartamento di Cesare il tappeto venne posato a terra e srotolato lasciando stupito il condotiero romano. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Cesare apprezzo' in ogni senso le qualita' della giovane principessa, la sua astuzia, audacia e la sua scaltrezza, lo conquistarono al punto che decise di consegnare il regno d'Egitto nelle mani di Cleopatra. La regina d'Egitto era in grado di conversare, senza l'aiuto di interpreti, con Etiopi, Trogloditi, Siri, Arabi, Ebrei, Medi e Parti e conosceva molte altre lingue comprese, naturalmente, quella egizia e quella greca. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Cleopatra portò Cesare in viaggio lungo il Nilo per mostrargli le bellezze d'Egitto. Divenuta l'amante del potente romano, gli da' un figlio; Tolomeo XV Cesarione, unico erede maschio di Cesare. Il disegno politico di Cleopatra in questa fase della sua vita appariva ormai chiaro. Tramite la relazione con il potente amante, voleva unificare la corona d'Egitto con il potere romano, puntando a creare una vera e propria dinastia egiziana di imperatori romani, il cui primo esponente sarebbe stato suo figlio Cesarione. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Di questo disegno si accorsero rapidamente molti romani che presero ad odiare la regina d'Egitto tanto quanto il nuovo "Dittatore" di Roma. Dava oltretutto molto fastidio ai potenti dell'Urbe il modo in cui Cesare aveva trattato la questione egiziana. L'Egitto sarebbe potuto diventare una colonia romana come molte altre, ma, per amore di Cleopatra, questo non avvenne. Addiritura Cesare si insinuo' nella lotta di potere tra Cleopatra e suo fratello facendo uccidere Tolomeo XIII e lasciando cosi', la sua amata, unica regina d'Egitto. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per stare vicino a Cesare, ma anche per scopi politici, Cleopatra si trasferisce addirittura a Roma dove, però, trova l'inospitale accoglienza dei Romani. Il disappunto del popolo romano e le contestazioni nate in senato scaturiscono nell'assassinio di Giulio Cesare alle idi di marzo del 44 a.c. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Cleopatra a questo punto resta sola e deve trovare precipitosamente un nuovo alleato se vuole continuare ad alimentare i suoi sogni di gloria e potere. Lo trova in Marco Antonio, alleato di Cesare, che proclama Tolomeo XV Cesarione erede di Giulio Cesare davanti al senato. Ma il giovane Ottaviano (il futuro primo imperatore di Roma) gli si oppone affermando di essere lui il legittimo successore al trono. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ In questo clima burrascoso, Cleopatra decide di tornare in Egitto dove trova un'economia in grave crisi e la gente egiziana ridotta alla schiavitù dai Greci che, a loro volta, conducono una vita lussuosa e di potere. Cleopatra non cambia tale impostazione, ma la rende più accettabile da parte degli egiziani alleggerendo le tasse e migliorando il livello della vita. Per rilanciare il commercio riapre l'antica via carovaniera dal Nilo al mar Rosso facendola proteggere con torri di guardia dislocate lungo il percorso e visibili tra loro in modo da permettere la comunicazione in caso di agguati. Da questa via viene importato il porfido che verrà poi utilizzato dai Romani per costruire le statue degli imperatori. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel frattempo la lotta tra i due generali romani divampa. Marco Antonio e' padrone della parte orientale dell'Impero Romano, mentre Ottaviano governa l'Europa Occidentale. Tra i due c'è molta rivalità, ma anche odio che li mette in conflitto più volte. Marco Antonio, per sconfiggere il nemico Ottaviano, ha bisogno dei tesori dell'Egitto e quindi convoca Cleopatra a Tarso, sulla costa turca. Ovviamente Cleopatra tenta di legare a se sentimentalmente anche il giovane Antonio come aveva fatto con il suo grande predecessore. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Alcune fonti narrano che Cleopatra si presentò ad un invito di Marco Antonio in Cilicia su un'imbarcazione dalle vele color porpora, la poppa d'oro e i remi d'argento. La regina, vestita come una Venere e accompagnata dal suono di flauti e liuti, stava distesa all'interno di un baldacchino circondato da amorini. Cleopatra avrà due gemelli dal generale romano e partecipera' attivamente alle ultime battaglie della guerra tra il suo amato e Ottaviano, ma per un periodo di tre anni verra' abbandonata dal suo nuovo amante che nel frattempo si sposera'. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ In questo periodo Cleopatra riscopre l'antica religione egizia facendosi promotrice di preghiere, riti e donazioni agli Dei ormai abbandonate da anni. Marco Antonio, nonostante le molteplici insistenze della sua prima moglie Fulvia e poi della seconda moglie Ottavia, torna da Cleopatra in cerca di un'alleata e di nuove ricchezze per alimentare la lotta contro Ottaviano. Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del suo regno in cambio di precise promesse. Così le terre dell'Arabia, le miniere di rame di Cipro, il Sinai, l'Armenia ed i campi di grano di tutto il nord Africa appartenenti a Roma, passano sotto il governo egiziano. Il senato e le istituzioni romane esternano apertamente il loro disappunto, tutte quelle terre conquistate con il sangue dei Romani cedute alla regina che non ha mai accettato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ottaviano approfitta della situazione sferrando un attacco a Marco Antonio nella battaglia di Azio. Cleopatra, in maniera insolita, segue Antonio nella lotta affiancandogli le navi egiziane, ma ben presto abbandona l'alleato al suo destino e si allontana dalla battaglia. Visto l'andamento del combattimento Cleopatra, ritirata ad Alessandria, decide di fuggire dall'Egitto, ma, durante i preparativi per la partenza, viene sorpresa dagli Abatei, a lungo sottomessi al suo potere, che le impediscono la fuga. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le truppe di Ottaviano, che nel frattempo avevano messo in fuga la flotta di Marco Antonio, si avvicinano minacciose ad Alessandria. Marco Antonio, rifugiatosi a palazzo con Cleopatra, si uccide con la sua spada e muore tra le braccia della regina d'Egitto. Temendo che anche Cleopatra tenti il suicidio, Ottaviano, ormai padrone di Alessandria, fa in modo che ogni oggetto portato alla regina sia accuratamente controllato. Cleopatra e' una preda troppo importante per essere perduta. Dovra' essere esibita nel trionfo di Augusto ed esposta alle ire del popolo romano. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il 12 agosto del 30 a.C., però, un contadino riesce a farle avere un cesto di fichi che nasconde un serpente. Cleopatra, accortasi della presenza dell'aspide, si fa mordere e muore prima dell'arrivo di Ottaviano evitando così un ultima umiliazione. Suo figlio Cesarione viene fatto uccidere da Ottaviano, mentre gli altri due figli gemelli spariscono senza lasciare traccia. L'Egitto diventa una semplice provincia romana e Ottaviano diviene Augusto e nello steso tempo primo imperatore romano. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Raramente una donna e' stata al centro di cosi' tanti avvenimenti storici, raramente si trovano figure femminili cosi' ambiziose e che tentino di modificare con tanta insistenza il corso degli eventi come e' capitato nel caso di Cleopatra. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua fine fu tragica e la sua sconfitta fu completa, ma la figura di questa grande donna rimane impressa a fuoco come una delle piu' importanti della storia di Roma e con essa del mondo antico.

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MARIA LUISA D'AUSTRIA (1791 - 1847)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maria Luisa d'Austria fu Imperatrice dei francesi (1810 - 1814), poi duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla (1815 - 1847). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sua Altezza Imperiale e Reale, Maria Luisa Leopoldina Franziska Theresia Josepha Lucia, Principessa Imperiale e Arciduchessa d'Austria, Principessa Reale di Ungheria e Boemia, Principessa di Toscana, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla era figlia di Francesco II d'Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero (1792-1806), poi Imperatore d'Austria come Francesco I, e pronipote della regina Maria Antonietta d'Austria, ghigliottinata dai rivoluzionari francesi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Come tante donne della storia, si incomincia a parlare di Maria Luisa quando viene promessa in sposa ad un grande personaggio dei suoi tempi, Napoleone Bonaparte. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Napoleone aveva divorziato da Giuseppina Beauharnais perché non era in grado di dargli una progenitura, e accettò in sposa la figlia dell'Imperatore d'Austria. Quest'utimo infatti era stato costretto dai francesi alla pace dopo la sconfitta di Wagram e sapendo dei problemi dinastici del suo nemico per farselo momentaneamente amico decise di proporgli un matrimonio dinastico. Gli Asburgo erano notoriamente molto prolifici e ovviamente niente piu' di questo poteva attirare Napoleone che era in cerca di una discendenza. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Inutile dire che questo matrimonio non aveva nulla a che fare con l'amore. «Sposo un ventre!», soleva dire Napoleone quando qualcuno gli chiedeva informazioni sulla sua futura sposa. Nel 1810 percio' Maria Luisa sposo' Napoleone I, vale a dire l'uomo che fino allora aveva considerato l'arcinemico, una specie di diavolo disumano. Cosi' infatti era reputato non solo dagli Asburgo ma anche dalle dinastie regnanti in tutta Europa. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Malgrado la natura politica del matrimonio ed il fatto che lei rischiasse di diventare un'odiata "austriaca" per i francesi (che infatti non l'amarono molto) come era successo a sua zia Maria Antonietta, tra lei e Napoleone nacque una certa specie di interesse, molto lontano dall'amore, anche se lei avrebbe avuto più di un motivo per lamentarsi delle continue relazioni extraconiugali del suo nuovo marito. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fu lui comunque a svegliare in lei, giovanissima e completamente ignara di sesso, quell'accesa sensualità che poi l'accompagnò per tutta la vita. Maria Luisa comunque riusci' dove Giusepina aveva fallito. Mise al mondo un erede del Grande condottieri: il Re di Roma. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nonostante fosse la madre di suo figlio la caduta di Napoleone provocò la fine immediata dell'amore di Maria Luisa verso di lui. Ormai non era più il potente condottiero mediterraneo che l'aveva sedotta appena qualche anno prima ma solo un uomo stanco ed esiliato in uno degli angoli più remoti della terra. Nei due esili di Napoleone (1812, Isola d'Elba; 1815, isola di Sant'Elena) Maria Luisa non lo seguì, tornando provvisoriamente in Austria. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo il Congresso di Vienna le fu assegnata la reggenza a vita del ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. Metternich le mise a fianco, come consigliere e controllore, il conte Adam Adalbert Neipperg, uomo della diplomazia austriaca. Molto lodato fu il modo in cui Maria Luisa amministrò il suo ducato. Fu governante saggia, pragmatica e liberale (ovviamente secondo gli standard dell'epoca), non si macchiò di gravi colpe (come fecero certi suoi colleghi) nella lotta contro i patrioti italiani, mantenne il Codice napoleonico ed eccelse nella protezione delle arti. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Lo splendore della corte dà lustro al Ducato e i parmensi diventano orgogliosi della loro piccola patria. Intraprese un vasto piano di opere pubbliche, fece in modo che la rinnovata Biblioteca Civica acquistasse prestigio (biblioteca che vanta un antichissimo codice sul quale son riprodotte le "parmae", gli scudetti rotondi delle legioni alpine romane: anche il nome della città è derivato dalla sua forma vagamente circolare). La massima vetta fu raggiunta nel 1829 con l'inaugurazione del Teatro Ducale (ora Regio) di Parma, ancora oggi gloria della città. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'ancor giovane Maria Luisa divenne presto l'amante di Neipperg, ne ebbe due figlie, per divenire più tardi, morto Napoleone, sua moglie morganatica dall' 8 agosto 1821. In suo nome, il conte di Neipperg governò il ducato con particolare moderazione. Nel 1834 Maria Luisa sposò successivamente, in terze nozze, il suo gran ciambellano, Charles-René, conte di Bombelles. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Alla sua morte il 17 dicembre 1847 il titolo di Duca di Parma passò al principe Carlo II di Parma, nipote dell'ultimo regnante prima di Maria Luisa, ma quello di Duca di Guastalla passò al duca Francesco V d'Este. Una delle maggiori colpe di Maria Luisa é quella di aver "abbandonato" il figlio avuto da Napoleone, quel re di Roma e poi duca di Reichstadt che morì di tubercolosi nel (1832) poco più che ventenne nella dorata ma triste "prigionia" presso il nonno materno a Vienna. Dato che ovvii motivi politici impedivano che il figlio la raggiungesse a Parma, in pratica essa rinunziò al figlio in cambio di una corona ducale e del potere effettivo che ne conseguiva. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ E a suo sfavore c'é da dire che se fosse rimasta a Vienna con il figlio, non le sarebbero certo mancati i mezzi di sostentamento! Insomma, sebbene la sua attivita' di regnante nel ducato di Parma sia da sottolineare come illuminata e saggia, rimane un'ombra cupa sula figura di questa donna, sicuramente sfortunata e travolta dal fiume in piena della storia. Maria Luisa fu l'ennesima testimonianza di cio' che significa essere donna nella storia. Anche lei ne fu testimone, artefice ma sopra ogni cosa vittima.

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CORNELIA (II sec. a.C.)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La pubblicazione di oggi mette in evidenza una figura di donna che non si e' fregiata di illustri azioni politiche e che non ha partecipato a conquiste o battaglie. Con la sua semplice e normalissima vita pero' Cornelia ha partecipato alla storia di Roma quanto il suo piu' famoso padre o la discussa Cleopatra, divenendo l'esempio di come una donna semplice e sola possa diventare grande ed immortale. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Cornelia figlia di Scipione Africano, moglie di Tiberio Sempronio Gracco era una semplicissima matrona romana. Fu la madre dei tribuni Tiberio e Caio Gracco, che rappresentarono, insieme alla figlia Sempronia, il suo piu' grande impegno di vita. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fu una donna coltissima e di animo forte come poche si incontrano nella storia dei tempi antichi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per evidenziare il suo spirito indipendente e anticipatore dei tempi portiamo ad esempio una delle sue scelte di vita. Cornelia, rimasta vedova giovanissima, rifiuto' di sposare il re d'Egitto, Tolomeo Fiscone, per consacrarsi all'educazione dei figli. In pratica preferi' rimanere "single" (rinunciando agli agi che avrebbe avuto diventando una regina) unicamente per dedicarsi all'educazione dei suoi adorati figli. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Si dice che rispose, ad una matrona che ostentava le sue pietre preziose, Haec ornamenta mea (ecco i miei gioielli) mostrando i suoi figli. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Segui' Caio e Tiberio (tribuni della plebe) nelle loro lotte politiche, che li avrebbero portati alla morte, e con la sua opera di madre contribui' grandemente ai grandissimi cambiamenti sociali che le battaglie politiche dei suoi figli portarono nela societa' romana. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Contribui' inoltre a diffondere la cultura ellenistica a Roma, cosa che aiuto' a far diventare l'Urbe la culla della civilta' e della cultura per i successivi 10 secoli. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ In età più tarda le fu eretta una statua di Bronzo nel Foro Romano di cui si conserva il basamento con l'epigrafe: Cornelia Africani F.(ilia) Gracchorum (Cornelia,figlia dell’ Africano, madre dei Gracchi). Fu la prima statua di una donna esposta in pubblico a Roma. Una statua di una donna, simbolo delle semplici ma fondamentali virtu' della donna romana, nel piu' importante luogo di potere del mondo antico. Cornelia era per i suoi tempi quello che per noi sono le semplici massaie (che stanno via via scomparendo), ma con il suo esempio e con la sua influenza di donna semplice ma colta, umile ma forte, ha saputo perpetuare il suo nome nella storia di Roma.

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12.11.06

Jack Rackham: Il Pirata Donnaiolo

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sono esistiti moltissimi pirati nela storia, ma nessuno ha avuto una carriera folgorante e breve quanto quella di Jack Rackham! Inoltre credo che non ci sia un esempio migliore di questo, per mostrare come le donne, nei momenti difficili, possano superare in virtu' e coraggio anche gli uomini piu' duri!! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Tutto incomincia nel 1717, quando il nostro protagonista di oggi, convinti i suoi compagni di razzie a deporre il capitano, Charles Vane, per codardia, si fa eleggere a sua volta capitano. Nel giro di tre anni Rackham acuisisce una grande notorieta', per le sue imprese e per la sua capacita' di scegliersi i luogotenenti. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ "Calico Jack" e' una figura molto importante nell'universo dei pirati dei caraibi. uno dei fatti piu' interessanti che lo distinguono dagli altri pirati, riguarda una donna; Anne Bonny. Innamorato pazzo di lei, per averla sempre con se la fa vestire da uomo e la carica sulla sua nave come membro dell'equipaggio. ma molto presto Jack scopre la presenza di una seconda donna a bordo della sua nave, una certa Mary Read, anch'essa vestita da marinaio. in ogni caso, notando la fierezza e la forza delle due donne, Calico le sceglie come suoi luogotenenti! La sua e' stata sicuramente una scelta molto coraggiosa, visti i tempi in cui viveva, ma anche piena di soddisfazioni. Infatti, dopo un primo periodo in cui gli obiettivi delle sue azioni piratesche consistevano in navi di piccole dimensioni, la sua azione divenne via via piu' incisiva fino all'assalto di velieri sempre piu' grandi e armati, tuto questo grazie alla tenacia ed alla forza delle sue "ufficialesse". ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1720 pero' era ormai diventato tanto famoso quanto fastidioso per la flotta di sua maesta' britannica! Cosi', una notte, una nave da guerra inglese lo intercetto' e, trovando praticamente tutta la ciurma di Jack ubriaca, ebbe gioco facile nel farli tutti prigionieri. L'unica resistenza fu tentata dalle due donne di Jack, le quali pero' non poterono nulla contro la superiorita' degli avversari. Messi tutti in catene furono portati in Jamaica il 28 novembre 1720 per essere processati. Qui Calico Jack e i suoi pirati (e piratesse) furono condannati a morte. Le due donne furono pero' graziate, perche' entrambe aspettavano un figlio da Jack!!!!! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Indimenticabile fu l'ultima frase di Bonnie al suo compagno di scorribande: "Hai combattuto come un uomo, non avevi proprio bisogno di farti appendere come un cane!" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ E cosi' moriva anche questo straordinario pirata, esempio di terribile crudelta' quanto di umana debolezza.

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Jack Rackham (English Version)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Rackham began his meteoric career in 1717, when he convinced his fellow pirates to depose their captain, Charles Vane, for cowardice and appoint him as their new leader. Within just three short years he would gain notoriety both for his piratical exploits and for his choice of Lieutenants. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Known as "Calico Jack" for his bright clothing, Rackham cut a dashing figure in the pirate havens of the Caribbean. In New Providence, Bahamas, he won the heart of Anne Bonny, a wild and tempestuous young woman who he dressed as a man and smuggled aboard his ship. Soon afterwards he discovered that yet another woman was aboard his ship, one Mary Read, also disguised as a man. By all accounts the two women were as fierce - or fiercer - than any man aboard his ship, and the women became his trusted lieutenants. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Over the next several years Rackham played merry hell among the shipping in the Caribbean. He primarily subsisted on fishing vessels and lightly-armed merchanters, but he'd take on larger and more powerful targets when necessary. Rackham's piratical career came to an abrupt end in 1720, when an English warship engaged him in a night battle. The two women fought like heroes but most of the male pirates - Rackham included - were dead drunk, and they surrendered without putting up much of a fight. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Put in irons and taken to Jamaica to stand trial, on November 28, 1720, Calico Jack and his crew were found guilty and sentenced to death. "Pleading their bellies," the pregnant Bonny and Read had their sentences commuted until they bore their children, but there was no reprieve for Rackham. According to legend, as he went to his death the unforgiving Anne Bonny told him, "Had you fought like a man, you need not have been hanged like a dog." ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ What a poor end for a great pirate!!!

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MARIA TERESA D'AUSTRIA (1717-1780)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maria Teresa d'Asburgo imperatrice di Germania, regina d’Ungheria e di Boemia, fu imperatrice del Sacro Romano Impero dal 1740 alla sua morte e' la grande protagonista della pubblicazione di oggi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Al battesimo le furono imposti i nomi Maria, Teresa, Walpurga, Amalia, Cristina, un nome lungo e importante che preludeva alla sua lunga ed importante vita. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'unico figlio maschio di Carlo VI, suo padre, era morto bambino nel 1716. Tuttavia già tre anni prima l'imperatore aveva decretato, con la Prammatica Sanzione del 1713, che il diritto di successione nel titolo imperiale dovesse essere riconosciuto anche alle figlie femmine, in mancanza di eredi maschi, benché egli stesso fosse divenuto imperatore succedendo al fratello Giuseppe I, che era morto lasciandosi dietro soltanto due figlie femmine. La validità del decreto, tuttavia, dipendeva dal consenso di tutti gli altri monarchi che facevano parte dell'impero, consenso che nessuno rifiutò esplicitamente, all'inizio, ma che fu rifiutato nei fatti, fra gli altri, dal duca di Baviera e da Federico II di Prussia (supportati da Francia e Spagna) al momento della morte dell'imperatore. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sposò nel 1736 Francesco Stefano III duca di Lorena ed ebbero fra il 1737 e il 1756, 16 figli, 10 dei quali raggiunsero l'età adulta. A tutte le 11 arciduchesse venne imposto come primo nome Maria. Due di loro divennero regine: Maria Antonietta, ultima regina di Francia, e Maria Carolina, regina delle Due Sicilie. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Alla morte del padre cio' che il vecchio imperatore aveva temuto, avvenne. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maria Teresa in accordo con la "Pramatica Sanzione" fu proclamata imperatrice nel 1740, ma da ogni parte iniziarono ad arrivare pretendenti al trono che non accettavano di essere sottomessi ad una imperatrice. Fu l'inizio delle guerre di successione austriache. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maria Teresa non si intimidi', ma si preparo' a respingere gli assalti con la forza. Le potenze d’Europa si erano gia' divise i diversi stati della Germania e le prime operazioni militari sembravano promettere il pronto adempimento dei loro desideri. L’elettore di Baviera, primo fra’ pretendenti, alla testa d’un esercito francese ed insignito del titolo di luogotenente del re di Francia, avanzato rapidamente, si fa incoronare arciduca d’Austria a Linz, re di Boemia a Praga, e poco dopo imperatore di Germania a Francoforte col nome di Carlo VII. Maria Teresa e' costretta a fuggire da Vienna, ormai minacciata militarmente. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Sembra la fine per la giovane imperatrice ma, non ancora doma, raduna a Presburgo in Ungheria i quattro ordini dello stato e, tenendo fra le braccia il suo figlio primogenito (che fu poi Giuseppe II°), pronuncia un discorso che rimarra' nella storia: "Abbandonata dai miei amici, perseguitata dai nemici, assalita dai miei più stretti congiunti, non ho altro scampo che nella vostra fedeltà, nel vostro coraggio, nella mia costanza. Io metto nelle vostre mani la figlia e il figlio dei vostri re, che attendono da voi la loro salvezza". ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le parole ed i modi della giovane monarca convincono gli ungheresi e ne scatenano l'entusiasmo. «Moriamur pro rege nostro Maria Theresa». ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Questo primo segno di ripresa porto' i suoi frutti. In poco tempo Maria Teresa fu in grado di allestire un forte esercito ed a poco a poco, di vittoria in vittoria recupera i suoi possedimenti. Inghilterra e Olanda incominciano ad intervenire militarmente in aiuto della giovane regina, supportate dall'opinione pubblica. Maria Teresa, forte del ritrovato appoggio internazionale e tramite concessioni ad alcuni dei suoi nemici, riusci' finalmente ad uscire dalla crisi, politica e militare, in cui era precipitata agli esordi del suo regno. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fu infine nel 1745 che ella fece eleggere suo marito al rango di imperatore. Egli divenne cosi' Francesco I, in quanto il Sacro Romano Impero non pareva potesse essere guidato (almeno formalmente) da una imperatrice. Ella rimase sempre e comunque, per tutte le corti, le cancellerie e le opinioni pubbliche d'europa, "l'Imperatrice". ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La guerra durata ben 8 anni, dal 1740 al 1748, si concluse con la pace di Aquisgrana e con la completa vittoria della grande regina. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Maria Teresa fu considerata una tipica "sovrana illuminata" grazie alle numerose riforme che attuò nell'Impero Asburgico durante il suo regno, durato ben 40 anni. Ella si basò sui principi del giurisdizionalismo, divise i poteri finanziario e amministrativo da quello giudiziario, accentrò l'amministrazione statale in 6 dipartimenti e conferì ad un Consiglio di Stato il ruolo di coordinamento. Promosse inoltre la redazione del catasto, che sarebbe stato imitato in molti altri paesi, col quale si potevano tassare anche le terre dei nobili. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nemmeno la guerra dei sette anni, combattuta contro Federico, re di Prussia, pote' intaccare quello che di buono era stato fatto da Maria Teresa. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1774 introdusse l'istruzione primaria obbligatoria, e finanziò le spese della pubblica istruzione con i beni requisiti alla Compagnia di Gesù, soppressa qualche tempo prima. Diminuì i poteri del clero: la censura infatti passò nelle mani dello stato, l'Inquisizione venne gradualmente abolita, e fu vietato di prendere i voti monastici prima dei 24 anni. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'imperatrice fece di Vienna una grande capitale culturale, e la corte era meta di intellettuali e artisti, fra i quali si ricordano i musicisti Haydn e Mozart, e i letterati Pietro Metastasio e Vittorio Alfieri. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dal 1765 (anno della morte dell'amato marito Francesco I) Maria Teresa associò al trono il figlio Giuseppe, che alla sua morte nel 1780 le succedette nel titolo di imperatore col nome di Giuseppe II. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La grande imperatrice fu guardata dal giorno della sua morte come la "Madre della Patria" austriaca. Pochi uomini nella storia hanno avuto nelle loro mani tanto potere e lo hanno amministrato altrettanto bene quanto fece Maria Teresa la Grande. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il suo regno fu considerato dai suoi sudditi un’era di gloria e di felicità, e i giorni di Maria Teresa sono il secolo d’oro della Casa d’Austria e del periodo della felice Austria "Austria Felix".

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10.11.06

Francesco Nau "L'Olonese"

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Durante l'infanzia e l'adolescenza lavoro' come servo presso un proprietario terriero sulle coste dell' isola di Martinica. Nel 1653 si trasferi' sull’isola di Hispaniola. Qui conobbe un gruppo di bucanieri, e, rimasto impressionato ed affascinato dai loro racconti e dalla loro avventurosa vita inizio' la sua sfolgorante “carriera”, guadagnandosi l’ammirazione dei compagni e del governatore francese dell' isola di Tortuga, monsieur de La Place, che lo pose subito a capo di un piccolo legno, per combattere la flotta spagnola. La sua azione fu talmente efficace da meritarsi entro breve tempo l'appellativo di “flagello delle navi spagnole”. Dopo questi successi iniziali, perse la nave durante una tempesta nei pressi dello Yucatan. Con essa ando' a fondo anche l'ingente tesoro fino ad allora accumulato. Tornato a Tortuga, ottenne dal governatore dell’isola una nuova nave. Si diresse lungo le coste di Campeche dove subi' pero' un inaspettato rovescio: perse quasi tutto l’equipaggio che venne catturato o ucciso dagli spagnoli, ma, grazie ad un'astuto stratagemma, riusci' a salvarsi e fuggi' rubando una nave nemica. Nei giorni successivi, al largo delle coste cubane, con due sole canoe ed appena 25 uomini di equipaggio, catturo' un vascello spagnolo con 90 marinai a bordo; di questi solo uno ebbe salva la vita: l'Olonese lo spedi' dal governatore spagnolo dell’Havana con il messaggio che avrebbe dedicato la sua vita alla pirateria e che non si sarebbe mai fatto catturare vivo. Le sue imprese leggendarie erano solo all'inizio...(continua) ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1666 torno' all'isola di Tortuga (oggi Santo Domingo), dove, assieme ad un altro famoso filibustiere, Michele le Basque("il Basco"), costitui' una piccola armata composta da 8 navi e 650 uomini. In breve tempo i due compirono incredibili imprese piratesche, eleggendo a loro territorio di caccia il golfo del Venezuela. La piu' nota fu senza dubbio la cattura del porto di Maracaibo, dove, dopo aver commesso saccheggi e atrocita' di ogni tipo, si fecero versare un'enorme quantita' di tesori (oro, gioielli, verghe d'argento, tessuti preziosi) dal governatore locale, quale riscatto. Prosegui' la sua impresa con la citta' vicina di Gibraltar sulla costa sud del lago Maracaibo. Nonostante il pagamento di 20.000 pesos e di 500 mucche decise di saccheggiare ugualmente la citta' ottenendo cosi' 260.000 pesos, gemme, seta e schiavi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo due anni di simili scorribande aveva accumulato un immenso tesoro: lo sperpero' in breve tempo dopo aver concluso il sodalizio con le Basque. Parti' nuovamente in cerca di fortuna e ricchezze, deciso a catturare Granada. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo aver depredato alcune navi a sud di Cuba cerco' di catturare il porto di Capo Gracias-a-Dios, senza fortuna. Si diresse cosi' verso le coste dell'Honduras dove catturo' un numero imprecisato di navi e saccheggio' alcuni villaggi costieri. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1670 tento' di conquistare Citta' del Guatemala ma il progetto falli': i suoi modi crudeli gli alienarono la fiducia di molti dei suoi uomini che, anche spaventati dalle imponenti strutture difensive, lo abbandonarono. Venne sorpreso da una tempesta che fracasso' sugli scogli di Pearl-Key l'unica nave rimasta; con i resti costruì una zattera e risali' il fiume San Juan dove pero' si scontro' con le tribu' indigene e il suo equipaggio venne definitivamente sconfitto. L'avventurosa vita di Jacques Jean David Nau, detto l’Olonese, termino' sulle coste del golfo di Uraba, dove venne catturato da un gruppo di cannibali che mangio' lui e i pochi uomini rimastigli fedeli. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La sua morte pero' non pose fine alla sua fama, tanto grande che Francesco Nau, come Henry Morgan, fu inserito nei primi due romanzi di Salgari del ciclo "i corsari delle Antille" come capo dell'isola Tortue. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Un pessimo uomo, ma un grande pirata di cui la storia si ricordera' a lungo!

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MESSALINA (25 d.C.- 48 d.C.)

Messalina, figlia di Marco Valerio Messalla Barbato e Domizia Lepida nacque nel 25 d.c. a Roma. Pronipote di Augusto, il suo destino era scritto dal giorno della sua nascita. Sarebbe diventata imperatrice romana...(continua) ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Appena quindicenne fu costretta, per volontà dell'imperatore Caligola, suo cugino, a sposare il cinquantenne cugino della madre, Claudio. Ebbe da lui due figli, Ottavia e Cesare, detto poi Britannico. Dopo che il 24 gennaio del 41 d.c. i pretoriani uccisero Caligola, divenne imperatrice romana. Insieme al marito fece uccidere gli assassini di Caligola, esiliò Seneca in Corsica e Giulia Livilla (sorella minore di Caligola e amante di Seneca) a Ventotene, dove fu uccisa, e richiamò dall'esilio Agrippina Minore, sua zia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Donna ambiziosa e dissoluta, influenzò negativamente (a quanto ci dicono le fonti sue contemporanee) il governo di Claudio, anche se le accuse mossele dagli storici antichi, che le attribuiscono delitti e depravazioni di ogni sorta, pare siano, almeno in parte, esagerate. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Tacito fu uno dei suoi piu' grandi detrattori, probabilmente piu' per la sua avversita' politica nei confronti di Claudio che per le malefatte di Messalina. Oltre alle accuse di adulterio le vennero addebitati anche degli omicidi. Fu infatti accusata della morte di Giulia Livilla, figlia di Germanico, di Giulia, figlia di Druso Minore, e anche del liberto Polibio. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo le relazioni adulterine con il governatore Appio Silano (che fu costretto a sposare Domizia Lepida) e l'attore Mnestere, Valeria Messalina si innamorò di Silio, marito di Giulia Silana. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Silio arrivo' addirittura a ripudiare la moglie e divenne l'amante di Messalina. Nel frattempo l'imperatore Claudio si trovava ad Ostia, ignaro degli inganni della moglie. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 48 d.c., approfittando dell'assenza del marito Messalina sposò Silio e tento' addirittura di rovesciare il potere imperiale, ordendo un complotto contro Claudio. Questo fu pero' l'ultimo atto della sua vita scellerata. Nemmeno la comprensione che Claudio aveva sempre avuto per la sua scriteriata consorte poteva bastare a sanare l'offesa subita dall'imperatore. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Informato dal liberto Narciso sui fatti che erano avvenuti, Claudio lasciò che Messalina venisse uccisa da un tribuno nei giardini di Lucullo, nell'estate del 48 d.c. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Moriva cosi' una delle donne piu' bisfrattate della storia. Le fonti ci danno di lei una descrizione veramente fosca e ce la descrivono in molti modi diversi, tutti negativi. Non ci e' possibile sapere con esattezza se la povera Messalina fosse veramente come gli antichi romani ce la descrivono nei loro resoconti, o se questo accanimento contro una donna di potere, un'imperatrice di Roma, sia dovuto ad altre ragioni. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Forse era quasi riuscita a diventare imperatrice di Roma, forse le sue idee politiche avrebbero infastidito trope persone nela Roma del I secolo dopo cristo, forse fu il suo stesso potere a condannarla a morte? ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nessuno potra' mai saperlo con certezza. Resta il fatto che nell'estate del 48 d.c., in un semplice giardino, moriva, per mano di un'oscuro servitore dell'imperatore Claudio, una delle donne piu' chiacchierate e criticate della storia dell'umanita'. Una squallida ed infida traditrice, oppure semplicemente una donna troppo libera e audace per i suoi tempi.

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8.11.06

Henry Morgan: "The Pirate Admiral" II appointment

Here is the second appointment with the great buccaneer Henry Morgan. The great buccanier's admiral, the real owner of Caribbean seas!! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ After his election Henry Morgan was the undisputed king of the buccaneers. He went on to attack Puerto del Principe on Cuba which brought in another 50,000 pieces of eight. His men being disappointed by the recent booty from Puerto del Principe, Morgan was not to rest. And at the end of June he was already off the great harbour of Puerto Bello on the northern coast of the Isthmus of Panama. In a daring attack he took the town, held its citizens to ransom and beat off 3,000 strong troops coming to the aid of the town from the city of Panama. Morgan and his men arrived back at Port Royal with 250,000 pieces of eight along other booty in the hulls of their ships. This amounted to an absolute fortune ! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Then in October 1668 Morgan set sail yet again. Governor Modyford and Morgan had agreed that it was likely the Spaniards were preparing an attack upon Jamaica. To prevent this it had been agreed Morgan should attack them instead. The best target it was thought would be Cartagena, Spain's chiefest harbour along the Main. But on Cow Island where Morgan established his base for the operation, his prime ship,the Oxford, exploded, killing 300 of his 900 men. Reduced by a third of his strength, Morgan no longer thought himself strong enough to tackle Cartagena and, following an idea by one of his French captains who'd earlier sailed under the infamous L'Ollonais, he decided to instead attempt the harbour town of Maracaibo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ The raid on Maracaibo was of little success, all the people having fled the city before the buccaneers had landed. Morgan sent out search parties to track down some of the citizens hiding in the forests. They found at least some people, but still not much money was to be had. So Morgan instead decided to take his fleet further into the Lagoon of Maracaibo towards the town of Gibraltar at its southern end. But once again, the people were already gone. After eight unsuccessful weeks in the Lagoon of Maracaibo he sailed back for Maracaibo itself. There he was to famously meet at sea with Vice-Admiral Alonso del Campo y Espinosa, who commanded three powerful men-o-war. On 1 May 1669 the battle took place whereby Morgan's buccaneers sailed a fireship (a ship purposely set alight) into the Vice-Admiral's 48-gun ship Magdalen. The Magdalen burnt and sank, the Santa Louisa fled and the Marquesa, the third Spanish ship, was captured by the buccaneers. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Morgan controlled both the city of Maracaibo, and all the ships. Meanwhile Don Alonso was marooned in his little fort but controlled the only exit the buccaneers had. The Spanish citizens now agreed to pay a ransom of 20,000 pesos (pieces of eight) to save their city from being torched by the buccaneers. But Don Alonso refused to agree with his compatriots and let the pirates get away. Morgan's men meanwhile busied themselves raising the gold which had sunk with the stubborn Spaniard's great warship, bringing in yet anohter 15,000 pieces of eight and more in plate gold. Then in a strike of genius Morgan began to fake landing his troops close to Don Alonso's fort for a night attack. (the pirates sat upright when being rowed landward and lay flat and out of sight, when the "empty" boats were rowed back to pick up "some more" pirates.) Thus convinced he was about to be attacked with canoes from landward, Don Alonso moved all his guns to the landward side of the fort and Morgan cheekily set sail and with the ebbtide slipped out of the now unguarded channel of the Lagoon. Leaving his seething enemy behind him, the cunning rogue sailed back for Port Royal where he arrived in triumph on 17th May 1669. (Poor Don Alonso was at first arrested and deported to Spain for questioning. But there he was cleared and deservedly commended for his bravery.) ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ For the following year Morgan concentrated his efforts more on expanding his plantations than raiding hapless Spaniards. He'd since grown rich and was making the most of it, investing into sugar and becoming a man of status rather than mere infamy. Though by the end of 1670 he was to be scheming again. Uniting the two pirate forces of the Caribbean, those from Port Royal with those from Tortuga, he now ventured fourth for Panama. Thirty six captains under his command and 1800 men he first conquered the little island of Old Providence before continuing southward. He overcame Fort San Lorenzo at Chagres and then, travelling up the Rio Chagres he headed for his main goal - Panama. Governor Don Juan Perez de Guzman, viceroy of Panama, met him in battle outside Panama on 19 January, outnumbering Morgan's forces by about 500. Though superior in numbers, the Spaniards' resistance was a fiasco, many of Guzman's troops fleeing after the first shots were fired. It appears that Morgan's reputation had preceded him and that in their heart of hearts the Spanish ranks no longer believed they could overcome the mighty buccaneer. Their city fell and, the origins of the fire are disputed, burnt to the ground. An estimated 400,000 pieces of eight were eventually stolen and/or extorted from the formerly great Spanish city, but most men are believed to have been disappointed by this amount. Panama was understood to be the capital city of Spanish America (one of the richest cities in the whole world!) and hence it had been expected that one would carry away unseen riches. But the silver gathered from the Peruvian mines and the merchants' fortunes had all been taken to safety before Morgan's army arrived. Though as Morgan in March 1671 got back to Chagres on the north side of the Isthmus, things were to get worse. Message had arrived that a treaty had been signed between England and Spain. The buccaneers had in fact attacked Panama during times of peace between the two Kingdoms. Only shortly after Morgan had left Port Royal had the message arrived with Governor Modyford. Morgan returned back to Port Royal in April. By June Governor Modyford was already under arrest and on his way back to England. But as more and more news reached Europe of the great raid and the Spanish court's protests at this breech of the peace got ever more outraged, the order to arrest Henry Morgan was eventually dispatched to Jamaica, reaching the island against the end of 1671. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ At first the new governor, Sir Thomas Lynch, was reluctant to execute this order, fearing public disorder if the island's greatest hero was put in chains. But on 4 April 1672 Henry Morgan was arrested and taken back to England on the frigate Welcome. Though strangely he was never to see the insides of the infamous Tower of London, where his former governor Modyford was incarcerated, although Morgan too remained a prisoner of State. England was at war with Holland again and governor Lynch on Jamaica was getting into some trouble trying to fight the Dutch off, for the buccaneers seemed little cooperative once their leader had been taken away in disgrace. In July 1673, considering West Indian affairs, the King eventually sought the advice of Henry Morgan, with the infamous buccaneer replying in writing what should be done to defend England's greatest colony (the sugar trade was very, very lucrative and brought in lots of tax for the Crown !). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ It is believed that Morgan's memorandum made a good impression with his Majesty. And, wonder over wonders, it was soon decided that Morgan should return to his home Jamaica as deputy governor to Lord Vaughan who was to succeed luckless governor Lynch. And as though it would not have been enough to be sent back home to his beloved Jamaica for the 34-year old Welshman, just before Christmas 1675 he was knighted ! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ On 6 March Morgan was back in Port Royal. But never again was he to be the infamous pirate, far more the respectable man of power and status. He soon settled down to life in the island's council, overseeing the defences and of course expanding his fortunes as a rich sugar planter. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ During his further life as deputy governor he showed great ability when acting as governor (when the governor proper was in England), endured countless quarrels and political intrigues with political opponents and even sued for libel the publishers of Esquelemling's famous tales about him and the buccaneers of America. For a time his political enemies did get the better of him, though he was restored to the council shortly before his death on 25 August 1688 .

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Sir Henry Morgan il Corsaro ( II puntata )

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo l'elezione ad "Ammiraglio" ottenuta dalla "Fratellanza della Costa", il grande corsaro aveva finalmente il suo esercito e, sopra ogni altra cosa, la sua flotta di navi corsare. Ora poteva veramente dare il via alla sua leggenda! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La prima azione di Morgan consistette nell’assalto e nella conquista della città di Panama. Da questa straordinaria spedizione, tornò carico d'oro e di gloria. La Jamaica doveva al corsaro Morgan la sua rinascita economica. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1668 gli spagnoli minacciavano di attaccare direttamente le basi inglesi, la Jamaica non era fuori dalla loro portata. Per scongiurare questa possibilità Morgan decise di attaccare per primo, a Cartagena. Purtroppo per lui perse una delle sue navi più importanti, la “Oxford”, e con essa più di un terzo della sua forza offensiva. Indeciso sul da farsi ascoltò uno dei suoi capitani francesi; Francesco Nau detto l'Olonese (che ritroveremo in una futura pubblicazione Superimago), attaccare Maracaibo! Questa scelta non portò dei vantaggi immediati in termini di bottino, ma fu il preludio di una delle più gloriose battaglie navali di Morgan. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il primo maggio 1669 lo scontro con il Vice-Ammiraglio Alonso del Campo y Espinosa, comandante di tre potenti navi da guerra spagnole, ebbe luogo. Il trionfo fu assoluto! La nave amiraglia spagnola, “la Magdalen”venne bruciata e affondata, “la Santa Luisa” fuggì mentre la terza e ultima nave spagnola, “la Marchesa” fu abbordata e catturata dagli uomini di Morgan. Il corsaro era padrone di Maracaibo e di tutte le navi nemiche, ma Don Alonso controllava un piccolo forte da cui bloccava la fuga ai bucanieri. Con uno stratagemma Morgan riuscì a beffare Don Alonso allontanandosi indisturbato con navi e ricchezze. Dopo questa grande vittoria la fama di Morgan era ormai enormemente accresciuta in un modo tale da essere inferiore solo alle sue ricchezze. Tornato a Port Royale si fermò per circa un anno, impegnando il tempo nella riorganizzazione delle piantagioni sul’isola. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1670-1671 Morgan decise di attaccare nuovamente la città di Panama. L'attacco fu un altro grande successo ma, sfortunatamente, avvenne dopo che era stato siglato un trattato di pace tra Inghilterra e Spagna e fu considerato dgli iberici un atto di guerra ingustificato. L'inghilterra non poteva permettersi di continuare la guerra e per questo Morgan doveva pagare per il suo errore (nonostante il messaggio riguardante la pace fosse giunto tra le sue mani solo al suo ritoro dall'incursione). Si doveva procedere all'arresto del grande corsaro! Il 4 Aprile 1672 Henry Morgan fu arrestato e riportato in Inghilterra a bordo della fregata “Welcome”. Il suo prossimo alloggio sarebbe stato la torre di Londra. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le disgrazie del famoso corsaro non erano però destinate a durare a lungo! La guerra imperversava ancora sui mari, la Jamaica era minacciata dalla potente flotta olandese e la fratellanza della costa, privata del suo capo, non intendeva combattere con l'ardore dei tempi passati. L'inghilterra richiedeva un'altra volta la presenza dell'ammiraglio Morgan! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Morgan fu fatto sir e fu rimandato in Jamaica come governatore deputato nel 1676. sull'isola aministrò la difesa e le sue ricchissime piantagioni di zucchero, mostrando così anche le sue doti di governante e amministratore. Combattè in questa ultima fase della sua vita più contro i politici corrotti che contro le navi nemiche e, nel giorno della sua morte il 25 Agosto 1688, faceva ancora parte del consiglio dell'isola di Jamaica e della più alta dirigenza amministrativa della colonia. Il grande corsaro morì perciò nel ruolo di amministratore e non a bordo della sua nave ammiraglia, come sarebbe successo ad un suo grande erede; Horatio Nelson. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ma nonostante questo la sua anima è e resterà sempre in quei mari dei caraibi che sconvolse, con il suo genio marinaro e con la sua audacia di corsaro. La sua storia e le sue gesta rappresentano l'essenza e la vera natura della pirateria, e fanno di Sir Henry Morgan il più grande corsaro di tutti i tempi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per approfondire: "Sir Henry Morgan"

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Pirati e Filibustieri


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7.11.06

MATILDE DI CANOSSA (1046-1115)

Matilde di Canossa nasce probabilmente a Mantova, dove il padre ha una reggia, poi è costretta a fuggire con la madre, Beatrice di Lorena, perchè il padre, Bonifacio di Canossa, viene assassinato e muoiono misteriosamente un fratello ed una sorella. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Poche donne hanno avuto nella storia italiana, un ruolo importante quanto quello di Matilde, che per quarant'anni resse uno Stato che si estendeva su buona parte dell'Italia settentrionale e centrale, e che partecipò da protagonista alla lotta tra l'Impero e la Chiesa. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fatta prigioniera dall'imperatore Enrico III, insieme alla madre, restò fortemente impressionata dall'esperienza che ne fece un'assidua sostenitrice del Papato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La troviamo a Felonica, poi a Firenze, poi con la madre che si risposa con un vedovo, Goffredo il Barbuto, che ha un figlio, Goffredo il Gobbo, che viene promesso in sposo a Matilde stessa. Alla morte del patrigno, ella sposa il fratellastro in Lorena ed ha una bambina, Beatrice. Fugge dal marito e si rifugia dalla madre a Mantova e poi a Pisa, dove Beatrice muore nel 1076. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nello stesso anno Matilde entra in pieno possesso dei domini del padre. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Governa un territorio che andava dal Lazio al Lago di Garda, ed era strategico sia per i pontefici, quando dovevano essere insediati a Roma, sia per gli imperatori, quando dovevano essere incoronati. Ella entra così nella lotta in corso tra impero e papato, giocandovi un ruolo prima di pacificatrice (anche perché era cugina di Enrico IV per parte di madre), come dimostra il famoso incontro di Canossa (28 gennaio 1077), poi di aperta sostenitrice del papato e della riforma della Chiesa. Diviene così la più importante alleata di Papa Gregorio VII, che era fermamente intenzionato a dichiarare la superiorità del potere divino su tutti i poteri terreni, compreso l'Impero. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Le cause di questa scelta di campo sono ben chiare. L'imperatore, che tramava contro il Papato, si fingeva alleato di Matilde e di Gregorio VII finchè, alla mezzanotte del Natale del 1075, fece rapire il pontefice mentre celebrava la messa nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Arrestato e malmenato, il Papa venne condotto in Germania, ed Enrico IV svelò la sua vera natura. E' a questo punto che il ruolo della contessa di Canossa divenne fondamentale. Lanciata la scomunica del Papa contro Enrico IV, quest'ultimo si rese conto del potere della Chiesa e sapendo di non poter andare contro il suo popolo, si preparò a quello che è diventato un simbolo di sottomissione: l'umiliazione di Canossa. Fu solo grazie alla cugina Matilde, che Enrico IV venne ricevuto dal Papa nel castello di Canossa, ma solo dopo essere rimasto per tre giorni a piedi nudi a supplicare sotto la neve, rischiando il congelamento. Nonostante l'imperatore fosse in realtà in mala fede, ottenne il perdono grazie a quella potente e decisa donna che era Matilde. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nella scelta di schierarsi al fianco del papato, ella mette in gioco i suoi poteri, in gran parte avuti per concessione dagli imperatori, ed il suo stesso dominio. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Donna di potere, controcorrente, al centro di uno scontro epocale, Matilde di Canossa diviene oggetto d’esaltazione da una parte (chiamata figlia di Pietro, ancella del Signore) e di denigrazione dall'altra (accusata di essere una meretrice, amante di Gregorio VII). Negli anni successivi, però, Enrico IV si scagliò nuovamente contro i Papato e Matilde continuò a schierarsi dalla parte di Gregorio VII. Questa volta la sorte non arrise alla nostra protagonista. Enrico IV la dichiara traditrice, diverse città si ribellano alla sua autorità, ed anche i suoi possedimenti vengono invasi dalle truppe imperiali. Le restano fedeli i castelli di Nogara nel Veronese, Piàdena nel Cremonese, Monteveglio nel Bolognese e Canossa nel Reggiano, come racconta il suo biografo, Donizone (Vita Mathildis,II,554). ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Questi anni bui si concludono con la resa al nuovo imperatore, Enrico V, e con l'accordo di Bianello del 1111, nel quale le viene riconosciuto di nuovo il potere sulla parte dell’Italia settentrionale del dominio canossano, in cambio della nomina dell'imperatore a suo erede, per la nota parentela. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Così, solo alla fine della sua esistenza terrena, Matilde può dedicarsi alla preghiera ed alla meditazione religiosa, verso la quale era portata fin da giovane, ma dalla quale fu sconsigliata addirittura da Gregorio VII di dedicarsi, perchè era più prezioso il suo ruolo politico e militare in difesa del papato. Morì a Bondanazzo di Reggiolo il 24 maggio 1115 e venne sepolta nell'amato monastero di San Benedetto Polirone, cluniacense, dove i monaci le eressero un adeguato sepolcro nella cappella di Santa Maria, con i noti mosaici, e la onorarono ogni anno con le loro preghiere. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel 1635 le sue spoglie furono spostate a San Pietro in Vaticano, e poste insieme a quelle degli apostoli e dei martiri della fede. Entrò nella storia e nella leggenda come nessuna donna prima di lei. Oggi riposa nella tomba scolpita dal Bernini ed è detta "onore e gloria d'Italia". ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il suo ricordo, immortalato da un monaco di Canossa, Donizone, fu rafforzato con una pretesa donazione dei suoi beni alla Chiesa, e con una serie di leggende, anche popolari, che si diffusero fin dal basso Medioevo, e che, continuate sia a livello colto, che popolare sino ai giorni nostri, ne hanno fatto un personaggio mitico, non solo per le terre padane. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ripercorrere la sua vita diviene così occasione per aprire una finestra su di un periodo cruciale della storia del Medioevo, e sugli uomini e sulle donne che vissero in quel tempo.

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